Metti una sera a cena - Francesco D'Agostino

Non ha bisogno di presentazioni. Federico vive la vigna e il vino con passione e profonda professionalità. Nasce agronomo e a tutti è noto per i suoi trascorsi nelle Langhe, da Gaja, nel periodo più importante per quella azienda. Dal 1997 ha cominciato un nuovo percorso professionale di consulenza agronomica che giocoforza lo ha portato lentamente verso una consulenza totale presso le aziende seguite in vigna: l’obiettivo è chiaro, quello di protrarre fino al bicchiere lo sforzo agronomico di far esprimere al meglio il territorio tramite l’uva più adatta, coltivata senza seguire ideologie quanto piuttosto il buon senso e la misura. La protezione del territorio è una condizione necessaria quindi per raggiungere gli obiettivi di Federico Curtaz. L’approccio in cantina non cambia e passa per il profondo rispetto del vino: i percorsi enologici sono scelti per portare a buon fine il progetto in vigna ovvero farla esprimere nel migliore dei modi e quindi anche qui non ci sono ideologie e strategie tecniche per produrre ma quanto quell’uva necessita per diventare il miglior vino possibile. Mestiere molto difficile, potrebbe sembrare ambizioso, ma al contrario si basa su un atteggiamento di profonda umiltà e rispetto; non si vuole imporre un linguaggio a un uva che non può averlo, non si sceglie un vaso vinario piuttosto che un altro per motivi ideologici e commerciali strategici.

Questo vino è espressione intima di Federico perché ne porta il nome, ed è uno degli esemplari di una piccola produzione che Curtaz realizza in Sicilia, sull’Etna e nella campagna di Noto. L’Etna Bianco Gamma è una manifestazione profonda de ’a muntagna e delle sue terre laviche: finissimo, ti invita alla scoperta con quella sua coinvolgente commistione di frutto e minerali salini dai risvolti di idrocarburi che ricordano nobiltà germaniche ma che riportano, per la pienezza gustativa elegante, al sole etneo. Grande vino che vivrà moltissimo.

di Francesco D'Agostino